Il vivo con la teleferica

Più che un'esca, quella del vivo potrebbe essere definita una tecnica. Credo che chiunque sia a caccia di forti emozioni e di grossi predatori, non può fare a meno di provarla. La caratteristica vincente di tale tecnica è la vitalità del pesce che utilizzaremo come esca. L'ideale sarebbe utilizzare pesci dai 200 ai 300 grammi per avere buone probabilità che riescano ad allontanarsi da riva. Il terminale sarà composto da una girella con moschettone (non troppo grande, io in genere uso quelle della misura 10) a cui ci legheremo circa un metro e mezzo di nylon dello 0.50 ed una quarantina di centimetri di cavetto d'acciaio da 20 a 40 libbre. Sul cavetto d'acciaio saranno montati uno o due ami. In quest'ultimo caso, il primo sarà fisso, il secondo scorrevole in modo tale da poter regolare bene l'aggancio del vivo. Di solito uso ami con occhiello "storto", in modo tale che tramite l'utilizzo di uno spezzone di guaina termorestringente, l'amo rimanga perfettamente parallelo al cavetto d'acciao. Una volta pescata "l'esca", dovremo innescarla con molta delicatezza per comprotterne il meno possibile la sua vitalità. Il primo amo sarà inserito un paio di millimentri sotto la spina dorsale, e nel caso avessimo anche il secondo, questo andrà inserito poco prima la pinna caudale. A questo punto, basterà lanciare il solo piombo ed una volta messo in tiro, aggangiare il terminale appena descritto subito dopo l'anello apicale e farlo scivolare delicatamente in mare: sarà il pesce esca a fare il resto. Un pesce ferito che tenta di scappare è un richiamo formidabile per i predatori e visto l'approssimarsi della bella stagione, una tecnica fantastica per catturare qualche bel pesce serra. Questa appena descritta viene denominata "teleferica" e può essere utilizzata sia dallo scoglio che dalla spiaggia.

Una volta pescata "l'esca", ecc ecc

e qui casca l'asino......
purtroppo non sempre è facile procurarsela.....infatti quando girano i pesci serra diventa una vera e propria impresa prendere un pesce da teleferizzare.....
qua da noi comincia a farsi vedere addirittura qualcuno che vende i pesci vivi (per lo più cefali e anguille) pronti ad essere innescati........
cavolo se ne inventano di tutti i colori.....................

Io li procuro in due/tre modi, il primo, visto che io vado di notte, o preso l'abitudine di fare prima una fermata in porto, metto un raglou sulla cannetta da spinning e basta perdere mezzoretta sotto i lampioni, che ne fai su subito 3 o 4. altrimenti un contenitore di vetro da 5 litri mi pare, col coperchio in platica, faccio un foro nel coperchio, giusto che mi ci passa la mano, e metto dentro scaglie di formaggio pecorino, farina e della sabbia, lo metto giù in acqua ad un paio di metri e una volta riempito d'acqua e depositato in mare, gli faccio una girata per mescolare tutto, i pescetti, tipo cefaletti, mormorine, leccettine(stelline), si ficcano dentro e non riescono ad uscire, per via della farina che li annebbia ed il vetro trasparente che li confonde, cmq dopo 5/10 minuti lo tiro su, ed il gioco è fatto, l'esca è procurata.. poi in stagione, come credo facciate tutti, con una bombarda ed un pezzo di filo di 1 cm di cotone bianco innescato su un amo del 14, mi procuro a gogò le aguglie..

con una bombarda ed un pezzo di filo di 1 cm di cotone bianco innescato su un amo del 14

questa mi è proprio nuova.....!!!!
la spiegheresti gentilmente???
grazie mille...........

dopo cena, apro un topic sempre in consigli, apposta.. eheheh hai visto noi vecchi autodidatta?

PiEtRo ha scritto:

con una bombarda ed un pezzo di filo di 1 cm di cotone bianco innescato su un amo del 14

questa mi è proprio nuova.....!!!!
la spiegheresti gentilmente???
grazie mille...........

Sono proprio curioso.....